Quando la cinese Espressif ha proposto al mondo il suo chip WiFi a bassissimo costo ESP8266 si è subito capito che stava nascendo una nuova piattaforma all’interno del mondo IoT.
Inizialmente pensati come moduli Serial-to-WIFI capaci di fornire una connessione wireless ai sistemi sprovvisto (uno per tutti Arduino), hanno suscitato ampio interesse a causa della potenza dell’hardware utilizzato e della presenza di SDK per lo sviluppo di applicazioni direttamente a bordo del SoC.
Le caratteristiche principali della board sono:
- Wi-Fi 802.11 b/g/n
- Supporto a Wi-Fi Direct (P2P)
- Supporto a software Access Point
- Integrazione stack protocollare TCP/IP
- Memoria flash di 1MB
- Low power CPU a 32-bit
- Consumo di potenza in Standby < 1.0mW
- GPIO digitale e analogico (numero in funzione della versione) a 3,3V
La curva di apprendimento necessaria per utilizzare questi moduli è stata abbattuta in prima istanza dalla presenza di numerosi firmware open reperibili online, la possibilità di utilizzare script di alto livello (come gli script Lua per NodeMCU) grazie a interpreti capaci di girare sull’hardware embedded ed anche al supporto per l’IDE Arduino.
Una fiorente comunità di makers si è focalizzata su questa board e sono già disponibili una nutrita serie di progetti sul sito http://www.esp8266.com/. Il supporto a MQTT e la nutrita base di librerie già disponibili per la piattaforma rendono questa board un interessante tool per lo sviluppo di applicazioni IoT connesse.